L’importanza di masticare (terza parte): benefici sulla ghiandola pineale

Ricapitolando
La masticazione è molto utile per pre-digerire il cibo,
per dare il tempo al cervello di elaborare il senso di sazietà
e per produrre energia, tramite la stimolazione della ghiandola pineale.
Questa ghiandola, per tanto tempo creduta atrofizzata e inutile, è stata riscoperta come importante agente nei processi biologici del corpo umano, quindi è bene tenerla in efficienza… Vediamo qualche consiglio. Innanzi tutto è bene fermare qualsiasi calcificazione della ghiandola pineale causata da fattori come lo stile di vita o ambientali, poi occorre lavorare sulla riduzione e l’eliminazione delle calcificazioni esistenti.
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Per fermare la calcificazione della ghiandola pineale è bene eliminare o ridurre le fonti di tale processo e quindi fare attenzione agli elementi che la danneggiano, come: 
gli alogenuri, come il fluoro, il cloruro e il bromuro. Il fluoro purtroppo è molto diffuso nella nostra dieta e nei dentifrici ed è magneticamente attratto dalla ghiandola pineale;
il calcio;
il mercurio, elemento molto presente nel mare, quindi è bene limitare il consumo di gamberi e tonno ed in generale prediligere pesci piccoli a quelli grandi, che presentano una maggiore concentrazione di questa sostanza;
i pesticidi;
altre tossine, come i dolcificanti artificiali, apsartame, zucchero raffinato, i numeri E, prodotti chimici per la pulizia, collutori, deodoranti.
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Inoltre occorre rimuovere la calcificazione esistente all’interno della ghiandola pineale. Ecco una lista delle sostanze utili per decalcificare la ghiandola pineale:
Olio di Pesce, contenente sostanza chiamata “Attivatore X” o vitamina K2, una delle più potenti sostanze che disincrostano la ghiandola pineale, e contrastano l’arteriosclerosi, perché convogliano il calcio nelle ossa. Sostanza presente delle verdure a foglia verde.
Metilsulfonilmetano o MSM, sostanza molto potente per la disintossicazione generale e utile per la struttura dei capelli, della pela e delle ossa. Contribuisce a rafforzare le membrane cellulari e neutralizza i radicali liberi.
Cioccolato grezzo, ottima per l’elevano contenuto di antiossidanti.
Acido citrico: il succo di un limone è molto buono per la decalcificazione, soprattutto se sciolto in acqua di sorgente, per evitare danni ai denti.
Aglio, che è in grado di dissolvere calcio e agisce come antibiotico e da una bella spinta al sistema immunitario.
Aceto di mele: contenente acido malico, ottimo disincrostante.
Olio di Neem: che agisce come antibiotico naturale, e anche contro i gusci di calcio creati attorno alla ghiandola pineale.
Boro: disincrostante e purificatore della ghiandola pineale, funziona bene anche come eliminatore del fluoro. Presente nelle barbabietole.
Melatonina: utile a rimuovere il fluoruro e a decalcificare la ghiandola. Oltre alla somministrazione via orale, è possibile promuoverne la produzione all’interno del corpo, tramite l’esercizio fisico diurno e l’attività meditativa.
Iodio, aumenta l’eliminazione di fluoruro di sodio dal corpo attraverso le urine, sottoforma di fluoruro di calcio. Quindi è da accoppiare con la somministrazione di calcio e magnesio.
Tamarindo: le sue parti vengono usate per fare il tè, estratti e tinture che aiutano ad eliminare i fluoruri attraverso l’urina.
Acqua distillata sembra possa aiutare alla decalcificazione della ghiandola pineale.
Fonti: 
  • http://luniversovibra.altervista.org/come-decalcificare-e-disintossicare-la-ghiandola-pineale/
  • http://www.menphis75.com/ghiandola_pineale.htm
  • http://ufonewsversounanuovaera.blogspot.it/2012/07/ghiandola-pineale-e-fluorite-il-piu.html
  • http://www.my-personaltrainer.it/integratori/metilsulfonil-metano-MSM.html
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