Vermiglio lo smalto tinge le lunghe dita bianche
come punte colorate di ali di gru ferite.Sangue che cola dalla candida pelle.Saliva che esce dalle rosse labbra contratte.Bile che secerne il fegato in spasmo.Dolore e piacere si alternano nel vortice dell’esistenza,tra un sole ed una luna,tra un dare e un ricevere perpetuo ed insistente…senza fine in questo mio tao, in questa mia vita.E mi avvio alla morte.
Si potrebbe avvertire un forte senso di insofferenza perché ci si rende conto che una serie di eventi, che finora apparivano noiosamente sotto il nostro controllo, improvvisamente sfuggono dalle mani e, nonostante l’impegno profuso ed il totale coinvolgimento, non si riesce a riportarli nella propria sfera di dominio.
Questo può portare ad un senso di svuotamento ed impotenza, come se ci venisse a mancare la terra sotto i piedi.
Bene! questo è l’inizio della fine. Significa che si è entrati in contatto con una parte profonda del proprio io e che occorre cambiare prospettiva per riemergere….in questo senso il finale “e mi avvio alla morte”… [continua nell’articolo successivo]