Una ricetta alla Nigredo di seppia!

Una pietanza che richiama la Nigredo in modo immediato, sia dal punto di vista del risultato finale che da quello della preparazione, è il cous cous al nero di seppia. Infatti noterete che durante la sua preparazione, dopo aver fatto bollire l’acqua, è necessario versarvi il cous cous, spegnere il fornello e dopo aver aggiunto il nero di seppia e qualche cucchiaio di olio, occorre mescolare ed attendere senza fare altro che… il cous cous si gonfi!

Cogliamo ora le analogie tra la preparazione culinaria e la fase della Nigredo.

L’ebollizione dell’acqua rappresenta il momento in cui la temperatura è abbastanza elevata da permettere l’iniziazione del processo perchè il dissapore interno è così elevato da permettere a quella scintilla di “accendere” l’intento di cambiare. Quando versiamo il cous cous nella casseruola insieme agli altri ingredienti, è innegabile che stiamo mettendo un certo numero di situazioni sotto “setaccio”.

Ecco l’emergere del Testimone. Quando si spegne il fuoco e si inizia a sgranare il cous cous, in maniera paziente e meticolosa, è entrato in funzione il testimone che occorre istituire nella Nigredo.

L’impasto è ancora informe, si viene assaliti da mille dubbi sulla salatura, cottura, consistenza, quantità del nero di seppia aggiunto. Tutti questi dubbi non fanno che accrescere la tensione mentre pazientemente ci si deve limitare a sgranare con la forchetta i microscopici grani di cous cous e attendere. […]

 

Questo è un estratto dal “Manuale di Intelligenza alimentare”… presto in vendita in versione integrale e cartacea, sul web! 

 

Durante la preparazione di questo piatto vi invito a percepire ciò che ne deriva e a focalizzarvi su   quali esperienze personali vi riporta alla mente questa pietanza:

Quali sono gli accadimenti che mi hanno portato a questo stato di “incollamento” e prigionia? 

Come mi sento mentre sono “invischiato” in questa situazione?

Che pensieri passano dalla mia mente?

Quali sensazioni percorrono il mio corpo?

0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error

Iscriviti ai canali di Ojas Kitchen ;-)