Lavorare giocando: in cucina con l’Innocente

Ciao a tutti, in questo post desidero raccontarvi uno degli episodi della mia vita che mi hanno suggerito la nascita di Ojas. In effetti una parte importante di Ojas è nata nell’agosto di cinque anni fa. Vivevo in una casetta ai confini di un bosco, tra Como e Varese in quel periodo ero in ferie e stavo preparando una lasagna vegetariana, mi apprestavo a pulire e tagliare le bietole.

Ho dei chiari ricordi di quel momento, perché ho provato delle emozioni così forti che non si dimenticano facilmente, credo di poterla definire una vera e propria esperienza di estasi. Mi sono messa a sfogliare i cespi di bietola, con una tale presenza e attenzione ….e poi li ho immersi nell’acqua e poi ….ho preso le foglie ad una ad una e le ho tagliate lentamente e con cura…Tutta la mia attenzione era esattamente in quello che facevo, neppure in quello che avrei dovuto assemblare nella pirofila di lì a poco, ma esattamente in quello che facevo.

Benché fosse una preparazione non così frequente per me, sentivo di conoscerne l’intero procedimento e non me ne preoccupavo, avvertivo di essere connessa solo a quelle belle foglie verdi di bieta e al buon sapore che avrebbero sprigionato in bocca, una volta pronte per essere degustate.

Uno stato di focalizzazione così forte che forse, solo in pochi momenti di intimità col proprio partner è possibile provare. Era un gioco, il mio gioco. C’eravamo solo io, i miei strumenti di gioco: il coltello, la pentola, l’acqua, e la mia controparte: le coste.

Se dovessi usare una canzone come colonna sonora di quel momento, sceglierei  “Il cielo in una stanza”

Le sensazioni che evoca in me questa musica sono esattamente quelle che ricordo di aver provato in quei momenti di estasi.

Vi racconto questo episodio, perché è quello che auguro ad ognuno di voi, di provare almeno una volta nella vita, ossia uno “stato di flusso” e di connessione tali da sentirsi in estasi. Vi auguro di provare nel vostro lavoro, questa sensazione di connessione col divino, qualsiasi cosa significhi per voi. Se lo provate ogni giorno, nello svolgere il vostro lavoro quotidiano, significa che il vostro bambino interiore gioca felice, pur facendo un lavoro e conducendo una vita da adulto. Questo implica che la fiducia e l’entusiasmo che avevamo quando eravamo piccoli ci accompagnano anche ore da adulti e che il nostro Archetipo dell’Innocente è attivo e al nostro servizio.

Sei incuriosito dalla parola archetipo e desideri conoscere qualcosa di più di questa funzione dell’Io e soprattutto se è possibile riattivarla attraverso la cucina e l’alimentazione? Allora iscriviti al prossimo laboratorio di Ojas sulla Cucina dell’Innocente, per imparare a nutrire meglio il tuo bambino interiore.

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