Partiamo dalle basi: Muladhara, il chakra della Radice

Durante la scorsa stagione estiva si è fatto un gran parlare del colore Rosso, in relazione all’eclissi di Luna rossa, Rosso è anche il colore tipico dell’Estate e della maggior parte dei frutti che in questa stagione si possono assaporare, basti pensare alle fragole, alle ciliegie, ai lamponi, all’anguria…

Rosso è anche il colore a cui viene associato il Primo Chakra, Muladhara, in sanscrito il “sostegno della radice”, in effetti la posizione in cui questo vortice di energia viene riconosciuto è proprio nel perineo, alla base del corpo umano, dove metaforicamente giace dormiente la dea Kundalini, avvolta in tre spire e mezza.

Le qualità che dimostra una persona con un l’energia di primo chakra in equilibrio è una sana aggressività, nel senso di “ad-gredior”, andare incontro, verso la vita, che si concretizzano anche nella salute delle proprie gambe ed una gioiosa sessualità, che si manifesta nel benessere del proprio apparato sessuale. Altre caratteristiche sono l’adattamento senza perdere fiducia in se stessi e la gratitudine verso la propria patria ed i propri antenati.

Se assumiamo che il colore sia l’espressione attraverso la luce tramite cui percepiamo la frequenza della natura intorno a noi, possiamo verificare lo stato di salute del nostro primo chakra proprio attraverso la quantità e la qualità di rosso che osserviamo intorno a noi, nella nostra quotidianità e notare il modo con cui ci rapportiamo ad esso. Ci infastidisce? Ci sembra troppo vistoso? Ci mette ansia? Quale emozione evoca in noi il colore Rosso?

Rispondendo a queste semplici domande con sincerità e schiettezza, potremmo scoprire qualcosa in più del nostro Primo Chakra e quindi dello stato di salute degli organi e delle ghiandole ad esso associate o forse potremmo scoprire che quello stato di latente apatia o vittimismo che ci portiamo dietro da tempo proviene in realtà da una carenza di energia del chakra della radice. Quindi da questa nuova consapevolezza potremmo intraprendere un nuovo percorso di rinascita, proprio grazie all’alimentazione.

Infatti quale migliore rappresentazione della natura e quindi dell’energia primordiale possiamo trovare se non negli alimenti naturali?

Ad esempio, prepararci un “menu in rosso” per pranzo, oltre che metterci di buon umore potrebbe aiutare il nostro senso di radicamento a terra e risvegliare in noi, un sano istinto di sopravvivenza.

Provare per credere!! …

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