Superfood dal Tibet: le bacche di Goji

Photo credits: www.greenme.it
…da questa foto sembrano proprio dei piccoli peperoncini, invece oggi parliamo delle bacche di Goji!
Esse si presentano con una forma leggermente ovale, il loro colore è tendente al rosso, hanno un sapore dolciastro e un particolare retrogusto quasi amaro. Queste bacche crescono spontaneamente in Tibet, Cina, Mongolia e sull’Hymalaia e rappresentano i frutti di due differenti specie di piante, il Lycium barbarum ed il Lycium chinese.
In anni recenti sono giunte in Occidente, portando con sé la fama di bacche benefiche per la salute, ed anche in Europa ha avuto inizio la loro coltivazione. Infatti secondo la medicina tradizionale cinese le bacche di Goji costituirebbero un vero e proprio elisir di lunga vita, in grado di promuovere il mantenimento di una buona salute per molti anni.
Esse sono state definite in Oriente come il frutto della vitalità e della longevità. Secondo le tradizioni orientali, coloro che bevevano acqua attinta da un pozzo nel quale erano cadute delle bacche di Goji ottenevano in dono una fama di persona sempre giovane e ricca di vitalità. Date le premesse positive, la scienza ha iniziato a studiare i benefici delle bacche della salute.
I piccoli frutti si distinguono per il loro elevato contenuto di antiossidanti naturali,che li renderebbero un prezioso aiuto nel contrastare i radicali liberi, in quanto naturalmente ricchi di flavonoidi, carotenoidi (utili per la salute degli occhi) sali minerali e vitamine  A, B e C. Questo frutto contiene inoltre 4 polisaccaridi unici al mondo (LBP), con proprietà anti-degenerative
Per i monaci tibetani e per la medicina tradizionale cinese queste bacche sono così preziose da aver meritato la nomina di “diamanti rossi“.
Le proprietà benefiche delle bacche di Goji sono numerose. Esse sono infatti considerate in grado di stimolare il metabolismo, favorendo di conseguenza il dimagrimento, di migliorare la qualità del sonno e della memoria. Sono inoltre ritenute un alimento afrodisiacoed in grado di fornire grande energia. Infine, stimolano il sistema immunitario e contribuiscono alla regolazione degli zuccheri nel sangue.
Spesso si considerano i prodotti naturali in quanto tali privi di ogni tipo di effetto indesiderato ma proprio perché si tratta di prodotti efficaci non bisogna affatto sottovalutarli.
E’ il caso anche delle bacche di Goji, per cui ci sono però dei casi in cui è meglio evitarle:
  •  Allergie a pomodori, peperoni, patate e melanzane (solanacee): le bacche di Goji fanno parte della famiglia delle solanacee è per questo che chi è allergico ad esempio ai pomodori è bene che verifichi eventuali allergie o intolleranze anche alle bacche di Goji.
  • Assunzione di farmaci anticoagulanti: una ricerca scientifica condotta nel 2010 ha evidenziato che i principi attivi delle bacche di Goji possono andare ad interferire con gli antagonisti della vitamina K (utile alla coagulazione del sangue).
  • Ipertensione: in caso di pressione alta e soprattutto se a causa di questo problema si devono prendere dei farmaci è meglio evitare o ridurre molto il consumo di bacche di Goji, in quanto se mangiate in buona quantità possono interagire con i farmaci abbassando troppo la pressione.
  • Diabete: lo stesso discorso vale per il diabete. In caso si assumano farmaci, meglio evitare queste bacche in quanto alcuni principi attivi che contengono possono abbassare troppo la glicemia. Per sicurezza meglio sempre parlarne al proprio medico.
  • Gravidanza e allattamento: non ci sono studi scientifici che provano la pericolosità o meno di queste bacche in caso di gravidanza e allattamento ecco perché tendenzialmente è meglio evitarle, tra l’altro contengono una dose molto alta di selenio e sono un frutto potenzialmente allergizzante.
E’ evidente che si può vivere benissimo anche senza bacche di Goji, non sono un prodotto indispensabile come le mode vogliono farci credere, e si possono tranquillamente sostituire con altri cibi o “superfood” da utilizzare per il benessere quotidiano. Se però non vi trovate nelle condizioni sopraindicate, vi piacciono e vi danno energia, potete tranquillamente continuare ad utilizzarle.
Tra le modalità per prepararle e consumarle, hanno catturato la mia attenzione nella versione ricoperte di cioccolato, cucinate come marmellata o miscelate alla frutta secca, al malto d’orzo e ai fiocchi di mais per preparare delle fantastiche barrette energetiche.
Fonti:
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