Compresa l’importanza di introdurre un cibo anziché un altro nel nostro corpo non faremo fatica a capire che anche il modo in cui viene preparato influisce sul suo reale effetto.
Infatti provate a mettere due fette di pane nel tostapane e a stare lì vicino mentre lavate i piatti e pensate a cosa fare il giorno dopo… Le fette di pane anche se produrranno un notevole odore di bruciato non riusciranno a distogliervi dai vostri mille importantissimi pensieri sul come pianificare la vostra giornata di pura fantasia, neppure quando saranno diventati neri come il carbone!
Credo che invece sia meglio prestare attenzione a ciò che facciamo, ai gesti e ai pensieri che abbiamo mentre sbattiamo le uova nella ciotola: se facciamo andare il braccio con movimenti alternati, pensando che tra un’ora dovrò correre a prendere il tram, le brusche accelerate di questo mezzo si ripercuoteranno preventivamente sul nostro uovo sbattuto che finirà quasi certamente fuori dalla sua ciotola, finendo per sporcare il tappetino della cucina appena lavato.
Porre attenzione a quello che si sta facendo non è solo una regola che va insegnata ai bambini distratti ma qualcosa che dobbiamo ricordarci anche noi quando siamo in ritardo e cerchiamo di fare tutto e in fretta.
A volte occorre avere il coraggio di rinunciare a fare qualcosa piuttosto che farla con fretta e preoccupazione.
Sono tutte queste, energie negative che ci ostacolano nella nostra cucina e che interverranno come gli ingredienti organici sulla pietanza che stiamo cercando di preparare!
