L’autenticità e l’utilizzo delle Maschere

Cosa accade quando la relazione e/o la comunicazione con l’altra persona diventa difficile, astiosa, a volte addirittura sgarbata fino a ferire l’altro? 

 

Spesso subiamo questo comportamento oppure lo attuiamo …in entrambi i casi stiamo reagendo in modo automatico ad uno stimolo esterno, “ci facciamo agganciare” dall’altro e veniamo risucchiati in una spirale di violenza senza ritorno.

Come sarebbe bello se un attimo prima di farci risucchiare, riuscissimo a mettere “pause” al nostro film e ad impedire che la solita trama  venga ordita sul nostro viso? …Ossia se per una volta tirassimo giù quella maschera, quella reazione automatica che da sempre ci contraddistingue e che ci rende riconoscibile al resto del Mondo?

Attenzione! Non fatelo mai…o meglio non vi ostinate a farlo… anche perché credo che sia assolutamente funzionale alla nostra sopravvivenza l’utilizzo della maschera…ossia della nostra personalità perché ci rende riconoscibili al resto del Mondo ed anche a noi stessi….anche fin troppo a volte…

Infatti le Maschere, ossia i comportamenti automatici di reazione a particolari situazioni della vita,  nascono proprio come strategia di difesa contro un dolore, provocato da una ferita.

Ognuno di noi ha delle ferite, la teoria di Lise Bourbeau ne individua cinque e in realtà sono tutte presenti in noi, a volte alcune sono più importanti e profonde a volte meno, anche a seconda del nostro stadio di vita.  Sono la normalità. La buona notizia è che non occorre combatterle, perché vorrebbe dire negarle, sminuendone l’importanza, ed invece possiamo “semplicemente” riconoscerle, riconoscere la grande importanza che hanno avuto nel portarci fino a questo punto, qui ed ora.

Credo sia meglio essere consapevoli che la maschera ci sia e che sia funzionale alla propria protezione, piuttosto che fingersi angioletti e credere o tentare di far credere che quella maschera non ci sia! Ma….arriva un momento in cui possiamo decidere di riconoscerle perché forse ci procurano più un danno che un beneficio, perché sono diventate una prigione trasparente ma inesorabile…ed allora invece di urlare e dimenarci contro la persona che vediamo attraverso le sbarre, possiamo riconoscere la nostra prigione e piano piano allargare le sbarre per uscirne.

La maschera c’è sempre e comunque e, fa parte di noi

 

E’ un lungo e difficile processo quello di riconoscerla e riuscire a toglierla dal nostro viso per disindentificarci da essa. Si tratta del nostro ego, della nostra personalità, viene costruita durante la nostra vita e quando inizia a starci stretta, si innesca un processo lungo e molto personale.  Ho visto persone che nelle relazioni sono riuscite a riconoscere reciprocamente le proprie maschere per amarle prima e poi lasciarle andare, ma questo implica una notevole dose di autocritica e di accoglienza….

Dunque potremmo davvero anche solo imparare ad essere più umani nell’ammettere che alcuni comportamenti, mancanze o dimenticanze ci fanno male, ci indispettiscono o ci feriscono e che per schermarci da essi abbiamo imparato a costruire le barriere. Se amiamo le nostre difese ed impariamo a conoscerle un giorno riusciremo anche a farne a meno.

Lo so che vi starete chiedendo questo cosa c’entra con la cucina e l’alimentazione…beh! È perfettamente in tema perché le maschere nella nostra vita di relazione si rendono molto evidenti anche in cucina e nella nostra alimentazione e se impariamo ad osservarci impariamo qualcosa di più di noi… almeno questa è la mia personale esperienza!

Ad esempio una strategia, con cui si impara ad avere un comportamento alimentare più moderato, senza eccedere in abbuffate dopo una dieta estenuante, è di non privarsi del piacere del mangiare.

Piuttosto provate ad entrare in questa sensazione di piacere fino in fondo, senza senso di colpa, per rendervi conto che per provare piacere vi basta solo un cioccolatino e non tutta la scatola e un cioccolatino non vi farà certo prendere 1 kg.

Analogamente se continuiamo a giudicarci e farci giudicare dagli altri per le maschere che ci siamo costruiti non riusciremo mai a togliercele dal viso, perché dovremo sempre e continuamente difenderle…invece che ringraziarle perché ci hanno garantito la sopravvivenza fino ad oggi! 

 

Per saperne di più sul riconoscimento delle maschere attraverso la cucina e l’alimentazione: ecco un breve manuale che fa per te!! 

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