Le Costellazioni Familiari sono un metodo di indagine dell’inconscio. Un consulto di questo tipo si può svolgere sia da soli con un facilitatore, che in un gruppo di persone.
Una Costellazione mette in scena la situazione su cui il consultante intende indagare. Tale metodo si basa sul fatto che ogni essere umano si comporta come un apparecchio ricetrasmittente. Chi fa la domanda trasmette informazioni scritte nel proprio inconscio, con tutto il suo essere: la voce, la presenza, il modo in cui è seduto, senza che se ne accorga. Queste informazioni possono essere frutto di condizionamenti sociali, culturali familiari e anche di altro genere. Chi trasmette lo fa attraverso un segnale di frequenza che tutti gli altri intorno a lui, possono ricevere. Naturalmente occorre mantenersi più ricettivi possibili a questi segnali perché sono molto sottili e se ci lasciamo influenzare dalla mente, potremmo interferire sul segnale col nostro giudizio. In pratica il consultante formula il proprio quesito o comunque dichiara l’ambito della propria vita su cui desidera indagare. Già solo grazie a questa dichiarazione e quella dei dati anagrafici della persona stessa, viene impostato il suo campo morfogenetico, come se avessimo scritto il titolo di un tema. A questo punto i rappresentanti, ossia le altre persone del gruppo, vengono invitate a muoversi e ad interagire a seconda di come si sentono. Attenzione come “si sentono” e non in base a cosa “pensano”. Infatti le vibrazioni che il consultante emana a livello inconscio colpiscono gli altri partecipanti alla Costellazione che sentono anche fisicamente, delle emozioni, e quindi possono manifestare la parte inconscia del consultante. Pertanto occorre tenere lontano da sé il giudizio nel momento in cui si riceve un segnale, per poterlo manifestare più chiaramente possibile.
